5 maggio, si legge Giornata europea della Vita indipendente, si percepisce Giornata delle occasioni perse da parte delle istituzioni.

5 maggio, si legge Giornata europea della Vita indipendente, si percepisce Giornata delle occasioni perse da parte delle istituzioni.

Disabili in piazza per protesta nella Giornata Europea della Vita indipendente

In occasione della Giornata europea della Vita indipendente, alcune associazioni, disabili, parenti, amici ed esponenti politici, si sono dati appuntamento davanti al Palazzo della Regione in Piazza Duomo a Firenze per protestare contro l’ultimo bando regionale che ha portato alla completa rischedulazione dei criteri per accedere ai contributi da parte dei disabili gravi.

Disabili in piazza per protesta nella Giornata Europea della Vita indipendente
Alcune associazioni che hanno manifestato davanti al Palazzo della Regione in Piazza Duomo a Firenze

Che i nuovi criteri fossero iniqui e che avrebbero, una volta resi noti, creato del malcontento era già nell’aria da questo inverno, quando vennero interpellate a Novoli dall’Assessora Serena Spinelli e dal Dirigente Alberto Zanobini, le più importanti associazioni che si occupano di disabilità per parlare e confrontarsi su quelli che sarebbero stati i cambiamenti della normativa in materia di contributi per l’assistenza delle persone con disabilità gravi. Allora vennero fatte alcune obiezioni da parte delle associazioni, che però non vennero accolte all’atto della redazione della legge stessa. Le persone beneficiarie del contributo si sono trovate davanti a problematiche a volte insormontabili a partire dalla compilazione del modulo con il quale dovevano presentare la domanda, domanda che doveva essere formulata, per poi essere valutata, anche da parte di chi già era in graduatoria per l‘assegnazione, creando di fatto un elenco di beneficiari ex novo, seguendo criteri diversi dai preesistenti.

Il motivo della contestazione

Disabili in piazza per protesta nella Giornata Europea della Vita indipendente
Momenti di confronto con le forze dell’ordine

Varie sono le motivazioni della protesta. A fronte di un incremento dei costi dell’assistenza del 20%, le persone non hanno visto corrisposto parimenti un adeguamento del loro contributo, tanto che in alcuni casi la cifra dello stesso è stata addirittura di poche centinaia di euro.  Altro elemento di forte disappunto è l’obbligo di anticipare di tasca propria per uno o più mesi, all’assistente personale, quanto dovuto e che il disabile grave deve poi rendicontare mesilmente alla Regione per avere il contributo. Molto spesso, come è emerso durante la manifestazione, la persona non ha condizioni economiche tali da permettersi di versare la quota in acconto. Il rimborso inoltre, non viene emesso in tempi rapidi, il che pesa ulteriormente sulla condizione economica della persona.

Cosa viene chiesto

Disabili in piazza per protesta nella Giornata Europea della Vita indipendente
Il Blocco ad opera delle forze dell’ordine

Come descritto in maniera esaustiva nel volantino distribuito durante la manifestazione di oggi dall’associazione Vita Indipendente Onlus ETS APS, le richieste sono poche ma precise:

  1. Un adeguamento del contribuito elargito commisurato alla situazione del singolo e che sia proporzionato alle spese che la persona è chiamata a sostenere, tenendo debito conto dell’aumento dei costi;
  2. Un anticipo del contributo ogni 25 del mese di riferimento;
  3. Un effettivo inserimento in fase di rendicontazione dell’accantonamento della quota della tredicesima e TFR;
  4. Un conguaglio a fine anno della resocontazione che deve essere trimestrale e non come viene richiesta ad oggi mensile.

Gli esiti della manifestazione

Alla manifestazione odierna hanno partecipato molte disabili gravi e persone a loro collegate. L’affluenza si può dire di rilievo, questo nonostante le condizioni meteo avverse. Più volte è stato chiamato per un confronto diretto il Presidente della Regione Eugenio Giani, che ha mandato, per calmare gli animi un addetto della sua segreteria, il quale ha spiegato che il Presidente non poteva partecipare in quanto impegnato in un altro ufficio. La notizia ha reso ancora più teso l’incontro in quanto, è stato specificato che la richiesta era stata fatta più volte negli ultimi mesi e che quindi Giani era a conoscenza dell’evento e non era corrretto negarsi. Quando la pioggia si è fatta più copiosa, rendendo impossibile per i partecipanti restare fuori dell’edificio, è stato chiesto di entrare, ma un assembramento di agenti della polizia e carabinieri ha impedito l’accesso. Nel tardo pomeriggio Il Presidente assieme all’Assessora Serena Spinelli e’ sceso a parlare con i manifestanti e ha chiesto di incontrare una delegazione delle associazioni. Siamo in attesa di riscontri ufficiali da parte dei due partecipanti.

Gioietta Lucaccini

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